Convivenza: come gestire il patrimonio

Convivenza: come gestire il patrimonio

Buongiorno e ben ritrovata nel blog di NataLibera, come promesso nell’articolo precedente oggi continuerò a darti qualche consiglio per gestire al meglio il vostro patrimonio se state convivendo. Abbiamo già parlato degli strumenti legati alla Legge Cirinnà e al testamento, oggi vorrei parlarti invece di conti correnti, polizze assicurative, investimenti e mutui.

È corretto avere un conto in comune? Chi deve comprare la casa? Chi paga il mutuo? Come posso tutelarmi se abbiamo debiti in comune? Come devo gestire i miei risparmi? 

Cercherò nelle prossime righe di spiegarti le conseguenze di ogni scelta in merito a queste questioni che non sono per niente banali.

Conto corrente cointestato? No grazie!

Partiamo da una regola che io consiglio in qualsiasi caso, che tu sia sposata, convivente o single: tieni i tuoi conti separati da quelli di marito, compagno, genitori, fratelli.

Il fatto di non poter avere il controllo assoluto e incondizionato del proprio denaro è una delle forme più subdole e più diffuse di violenza economica.

Ci sono conti correnti online o comunque a basso costo e quindi non vale la pena rinunciare alla propria autonomia nella gestione del denaro per qualche euro. Non sono questi i risparmi che fanno la differenza!

Oltre a creare grossi problemi in termini di autonomia, la pratica di avere solo conti cointestati rende molto più difficile la gestione corretta di un budget della convivenza. Molto più semplice è invece gestire su un conto cointestato le sole spese obbligatorie del vivere assieme e decidere insieme quanto ognuno dovrà contribuire mensilmente.

Mutui e debiti come gestirli

Molto spesso, giovani coppie o conviventi di lungo corso, decidono che è giunta l’ora di acquistare una casa da condividere e pur di “non perdere l’occasione della vita” prendono decisioni affrettate non pensando a cosa potrebbe succedere nel momento in cui non si andasse più d’accordo.

La situazione più corretta è che ci sia pari impegno economico tra i due conviventi, sia per quanto riguarda le spese in generale collegate all’acquisto, sia per quanto riguarda un eventuale mutuo.

Il problema più importante che ho visto durante la mia ventennale esperienza è gestire le situazioni in cui un convivente ha speso più dell’altro per l’acquisto o per la ristrutturazione. In questo caso spesso, in caso di fine della convivenza, nell’impossibilità di liquidare il partner, si è costretti a vendere l’immobile con il serio rischio di rimetterci dei soldi.

In generale, per quanto riguarda i debiti, mutui o finanziamenti che siano, essi devono essere in capo a chi ha la proprietà del bene.

Il suggerimento che do è sempre quello di rivolgerti alla tua consulente di fiducia prima di decidere di acquistare o ristrutturare casa, perché le regole generali sono molto valide, ma i casi singoli meritano di essere approfonditi.

Hai bisogno di aiuto?

Ora che hai letto i due articoli dedicati ai vari strumenti da utilizzare per vivere serenamente la convivenza, dovresti avere le idee più chiare, ma se hai dubbi o domande da fare o se ti sei resa conto che c’è qualche aspetto da sistemare, prenota una consulenza scrivendo a info@natalibera.com

Ti auguro una buona giornata e ti ricordo che puoi seguire Nata Libera sul Podcast, su Facebook Instagram dove troverai molti spunti interessanti per camminare sulla strada della tua libertà finanziaria.