
Il super potere del budget
Come risparmiare il denaro per un progetto, per realizzare un sogno, per avere un fondo per le spese impreviste? In questo articolo voglio raccontarti come il budgeting può diventare il tuo migliore amico e un primo passo verso la tua indipendenza finanziaria!
Forse tutti noi siamo più ricchi di quanto pensiamo di essere.
Ti racconto questo aneddoto capitatomi la scorsa estate. Si presenta in ufficio per una consulenza una mia cliente che ha un gruzzolo da parte lasciato in eredità dal papà, aveva bisogno di prelevare 2000 euro per una spesa imprevista. A quel punto le ricordo che i soldi lasciati dal papà, in base alla nostra pianificazione, dovevano servire per altre esigenze come cambiare la macchina, coprire le spese della manutenzione della casa, e altro.
Spese impreviste: come gestirle?
Proseguo comunque con la liquidazione dei fondi in conto e poi le dico: “cosa ne dici se lavoriamo per costruire un fondo per le emergenze di questo tipo attraverso un piano di accumulo di € 100 al mese?”
Faccio una doverosa premessa, non si trattava di una disoccupata, ma di una donna che lavora come commessa e convive con i genitori.
Lei mi risponde che non è in grado di prelevarsi € 100 al mese con continuità. Le ho quindi chiesto:” cosa dovrebbe succedere affinché tu possa essere in grado di risparmiare 100 euro al mese?” e lei sicura mi risponde che l’unica soluzione sarebbe quella di avere una paga mensile più alta perché le spese da sostenere erodono tutto il suo reddito. Allora le ho chiesto: “sei sicura che se guadagnassi € 100 al mese in più, li risparmieresti?” e lei molto onestamente mi ha detto di no.
Dalla mia seppur ristretta esperienza, posso dirti che sono veramente poche le persone che destinano i loro aumenti di stipendio al risparmio. Oltre il 60% delle famiglie a cui ho visto aumentare il reddito negli anni, per avanzamenti di carriera o per l’aumento delle ore lavorate, non ha aumentato la sua capacità di risparmio ma ha semplicemente adeguato al rialzo il suo tenore di vita.
E questo non succede solo a chi ha redditi medi ma anche a chi ha redditi alti, del resto ti assicuro che per tutti, è più facile spendere che risparmiare!
Come riuscire a risparmiare
Ma perché è così difficile risparmiare? Come possiamo riuscire a risparmiare i soldi? Vediamo insieme le motivazioni che rendono difficoltoso mettere da parte il denaro.
Concezione sbagliata del risparmio
La prima motivazione è una conoscenza sbagliata di ciò che è il risparmio. Siamo abituate a pensare che riusciamo a risparmiare se alla fine del mese ci rimane qualcosa in conto e questo approccio non ci aiuta per niente. Sarebbe invece più costruttivo se ci insegnassero che il risparmio è la quantità di denaro che non siamo disponibili a spendere. Capisci che in questo caso il risparmio sarebbe la prima voce di uscita dal tuo conto corrente e non l’ultima.
Le nostre nonne e bisnonne erano molto brave a fare budget! Appena arrivavano soldi in casa aprivano la dispensa e mettevano quello che serviva per comprare da vestire in un vaso, quello che serviva per le bollette in un altro e così via.
Noi non abbiamo più i vasi nella credenza e per fare acquisti non usiamo i contanti ma il bancomat e le carte di credito, quindi è difficile avere il controllo su quanto e dove spendiamo.
Motivazione al risparmio
Un’altra motivazione per la quale accantonare un po’ di soldi al mese è difficile deriva dal fatto che, per risparmiare, dobbiamo aver presente in ogni momento perché per noi è molto importante farlo. Mi spiego meglio: se quando sono davanti alla vetrina di un negozio vengo attratta da un pullover bellissimo, di un colore fantastico che non ho nell’armadio, cosa mi trattiene dal comprarlo?
Niente se non ho la consapevolezza che sto preferendo un maglione all’università dei miei figli, o alla casa al mare o alla mia sicurezza economica da anziana.
Il nostro cervello fa fatica a rinunciare a qualcosa nell’immediato per un beneficio futuro lontano nel tempo…quindi rilassatevi, se succede anche a voi è un comportamento molto “umano”. Umano sì, ma molto dannoso per la nostra serenità finanziaria.
C’è qualcosa che ci può aiutare a ribaltare i nostri processi mentali quotidiani e ci aiuta a risparmiare? La risposta è sì e questo strumento si chiama budget, o meglio budgeting!
Risparmiare con il budgeting
Lo so che in questo momento, mentre io sono esaltatissima a pensare come il budget può rendere la tua vita migliore, tu invece stai pensando: “che noia, e che fatica!”
Lo so che fare un budget di spesa è laborioso ma dovete anche pensare che è un passo imprescindibile verso il controllo positivo del vostro denaro e quindi vi invito a fare questo passo verso la vostra indipendenza con entusiasmo! Il Budget vi aprirà la porta alla possibilità di raggiungere un sacco di obiettivi.
Potrei raccontarvi di Clara, una mia amica d’infanzia, che con il budget è riuscita ad accumulare i soldi che le sono serviti per laurearsi a 45 anni, oppure potrei raccontarvi di Giulia che è riuscita ad accantonare i soldi per creare la sua prima collezione di gioielli artigianali. Gli esempi dell’efficacia del budget sono numerosissimi!
Come si fa un budget che funziona?
Il budget necessariamente deve avere forma scritta. Che tu scelga un’app
oppure un quaderno non è importante, la cosa che conta e che tutte le voci di spesa siano formalmente trascritte.
Il budget infatti richiede da parte tua un approccio attivo soprattutto nella fase di impostazione e di analisi mensile e perché sia efficace non può basarsi su informazioni vaghe ma deve essere quanto di più preciso sei in grado di fare.
Facciamo un esempio: prevedere di spendere forse € 100 al mese per mangiare fuori o più o meno € 150 di benzina al mese non è sufficiente.
Inoltre per fare un budget che funzioni veramente non si può barare! Sei mai andata dalla nutrizionista perché non riesci a dimagrire anche se sei convinta di mangiare pochissimo e lei ti ha chiesto di appuntarti tutto quello che mangi su un quaderno per 15 giorni? Cosa succede quando vedi per iscritto la realtà? Hai presente quel cioccolatino che hai mangiato quella sera…solo uno però o piuttosto quell’aperitivo, ma solo uno, e quel trancio di pizza perché eri di corsa… e così via.
Il budget funziona allo stesso modo, puoi decidere di farlo minuziosamente perché ti possa essere veramente utile o puoi sabotarti da sola.
Personalmente negli anni ho studiato diverse metodologie per fare budgeting e la pratica che ho trovato più semplice e più completa l’ho imparata seguendo una esperta americana di nome Tiffany Aliche, alla quale piace definirsi una “Budgetista”.
In America moltissime persone hanno grossi problemi finanziari perché comprano qualsiasi cosa con piani rateali e possiedono anche 5 – 6 carte di credito per riuscire a spostare i debiti da una carta all’altra e la figura della “coach del budget” è molto diffusa.
In Italia non abbiamo sicuramente il problema del sovraindebitamento ma, ad esempio, abbiamo moltissime persone che non riescono a costruirsi un piano previdenziale privato perché a fine mese non rimane nulla a disposizione e quindi anche da noi è diventata una necessità.
Gli 8 passi per un budget efficace
Oltre a comprare un quaderno cosa dovete fare per costruire il tuo budget? Come ti dicevo ci sono molti approcci ma a me ne piace uno in particolare che prevede 8 passaggi fondamentali.
1) crea la lista delle tue fonti di reddito
2) crea la lista delle tue fonti di spesa
3) calcola a quanto ammonta mensilmente ogni voce di spesa
4) calcola il tuo risparmio
5) assegna delle “etichette” di controllo a tutte le tue spese
6) riduci le spese, massimizza le entrate e ricalcola la tua capacità di risparmio
7) separa i tuoi fondi
8) automatizza il sistema
Per fare tutto questo ti servono gli ultimi estratti conto delle tue banche e un quaderno o un file excel sul computer se preferisci la forma digitale.
Se ti sembra un lavoro enorme e ti viene ansia, fissa sul calendario mezza giornata a tua disposizione e prepara la tua stanza come se dovessi fare un trattamento di bellezza alla spa! Accenditi una candela, siediti in una posizione comoda, metti una musica rilassante e pensa che stai lavorando per il tuo benessere!
Per i primi due mesi dovrai seguire solo i passi 1 e 2, in modo da creare la struttura di budget che più ti è funzionale. Devi innanzitutto prendere confidenza con il fatto di dover segnare tutto ciò che spendi e devi capire in quali liste è meglio annotare le tue spese.
Dopo questi primi mesi di approccio e prova però sarà necessario completare le altre fasi che io suddivido così: fase 3 e 4 passi della consapevolezza; fasi da 5 a 8 passi delle soluzioni.
Vediamo ora nel dettaglio le 8 fasi.
1) Lista delle fonti di reddito
Se sei dipendente e i tuoi orari non cambiano molto, è facile sapere qual è la tua paga annua e dividerla in 12esimi, solo ricordati di prevedere anche l’incasso della tredicesima e eventualmente della quattordicesima.
Se fai un lavoro che viene pagato ad ore, prendi le tue fatture degli ultimi tre mesi e fai un media di stagione (in estate probabilmente dovrai prevedere delle settimane in cui non lavori perché sei in vacanza, oppure il tuo, potrebbe essere un lavoro con variabilità stagionale)
Se sei una libera professionista o una lavoratrice autonoma basati sul fatturato dell’ultimo anno, o sui contratti stabili e continui che hai.
In questa lista non ci va solo il reddito da lavoro ma anche altre entrate, sia straordinarie, come regali da parte di genitori o nonni, sia ordinarie come gli alimenti o gli assegni di mantenimento per i tuoi figli. Ovviamente conteggi in questa lista anche eventuali cedole o interessi che ti vengono canalizzati in conto dai tuoi investimenti. Se percepisci affitti o altre rendite, anche questi vanno tenuti in considerazione.
Quando hai elencato tutto, somma tutte le voci e troverai il tuo “totale mensile da portare a casa”. Questa sarà la prima voce del tuo Budget.
2) Lista delle spese
La seconda parte del budget ti richiederà un po’ di tempo in più, dovrai infatti elencare le categorie di spese che affronti nell’arco di un mese.
Nello scegliere come nominare le tue categorie prenditi del tempo perché è importante che questi nomi ti facciano percepire velocemente se sono spese necessarie o superflue. Ti faccio un esempio: se scrivi “cibo e bevande” rischi di mettere nello stesso piano sia quello che spendi per farti da mangiare a casa sia che quello che spendi per mangiare fuori. Preferirei tu scrivessi “spesa alimentare” e “mangiare fuori”.
In questo modo avresti un grado di definizione che ti aiuterà maggiormente quando arriverai al momento di prendere decisioni su quale spesa ridurre o eliminare.
Mi raccomando, nella categoria “mangiare fuori” devi annotare anche le colazioni al bar, i caffè e gli aperitivi con gli amici, oppure se vuoi essere super brava distingui ulteriormente queste spese con la voce “bar”.
In questa lista non dimenticarti di prevedere, le rate dei finanziamenti, l’affitto, l’assicurazione della macchina e sulla vita, le bollette e tutte le spese fisse, che ti vengono addebitate in automatico sul conto corrente.
Per quanto riguarda le bollette ti consiglio di fare il conto della spesa dell’anno precedente e dividerla sui 12 mesi, oppure se vuoi fare un lavoro più accurato puoi annotare le spese nei mesi esatti in cui ti verranno addebitate. Se fai una previsione annua aggiungi un 10% di sicurezza a quanto hai speso l’anno prima.
Questo è un buon momento per fare il punto della situazione su tutti i tuoi abbonamenti mensili: Sky, Spotify, app varie, riviste… Per essere sicura di non aver dimenticato nulla ti consiglio di controllare anche l’estratto conto della carta di credito, molte volte gli addebiti vengono canalizzati lì e non sul conto corrente.
A proposito di carta di credito, se la usi ricordati di annotare la spesa sulla categoria esatta nel giorno in cui la fai. Non sarebbe utile prevedere una voce generica complessiva mensile.
Non ti preoccupare se la prima volta la tua lista non sarà completa, avrai modo con il passare del mese di aggiungere voci a cui non avevi pensato. L’importante è che non tralasci nulla!
E se condividi il tuo conto corrente con qualcun altro ricordati di avvisare questa persona che ti informi di tutte le volte che preleva o che fa una spesa con quel conto.
Ricordati che questa è la fase dove devi sforzarti di essere più dettagliata possibile e dove non devi barare!
3) Calcola quanto spendi per ogni voce
Alla fine del mese dovrai sommare tutte le cifre che hai riportato in ogni categoria. E qui viene il bello!
Ricordati che sei arrivata fin qui perché qualcosa ti rende insoddisfatta di come utilizzi il tuo denaro, oppure perché il non avere il controllo delle tue spese o non riuscire a risparmiare ti crea ansia.
Da questo momento in poi puoi decidere se buttare il lavoro fatto e rimettere la testa sotto la sabbia o se andare avanti e diventare la protagonista del tuo miglioramento finanziario.
Non scoraggiarti e anzi pensa a quanto sei stata brava e al fatto che ti sei fatta un gran regalo di consapevolezza. E’ un passaggio importante e necessario per capire come funziona la tua relazione con il denaro.
4) Calcola il tuo risparmio
Arrivata a questo punto non ti resta che sottrarre alle entrate la cifra complessiva delle spese che hai registrato. Il risultato è quanto avresti potuto risparmiare in quel mese.
Potresti trovarti in tre condizioni:
- la cifra di risparmio ti soddisfa e ti fa stare tranquilla;
- la cifra di risparmio è esigua in base alle tue aspettative e necessità;
- la cifra del risparmio è negativa, in questo caso significa che hai speso più di quanto hai guadagnato.
Se ricadi nel primo caso puoi seguire i prossimi passi per verificare se puoi apportare ulteriori miglioramenti alla gestione del tuo denaro, se invece ti ritrovi nel secondo e terzo caso sarà questo il primo momento in cui ti troverai faccia a faccia con la realtà, e da qui inizierai il vero viaggio che ti porterà a migliorare la tua vita finanziaria. Bene, che effetto ti fa vedere quel numero? Spesso lo associo al momento in cui, la mattina del primo giorno di dieta monto sulla bilancia! Può essere scioccante.
5) Assegna delle “etichette di controllo” alle tue spese
Questo passaggio è abbastanza semplice, non ti richiederà tanto tempo e sarà il primo passo concreto verso il controllo delle tue finanze. Dovrai riprendere in mano la lista delle tue spese e per ogni categoria decidere di mettergli un’etichetta.
Le etichette tra le quali puoi scegliere per ogni lista spese sono 3:
– F: con questa indicazione dovrai segnalare tutte le spese fisse che non puoi esimerti dal pagare come ad esempio, finanziamenti, mutui, affitti, assicurazioni, bolli della macchina. Se sei indecisa se inserire o meno una categoria di spesa in questa etichetta, chiediti se il fatto di non pagare provocherebbe o meno un’azione di recupero credito da parte del creditore o se ti procurerebbe problemi legali o fiscali.
– SF: con questa etichetta individua tutte le spese obbligatorie che però dipendono da quanto consumi per esempio, bollette di luce e gas, alimentari, benzina. Sono quindi spese di cui non puoi fare a meno ma di cui puoi controllare il consumo.
– P: con quest’ultima etichetta segnalerai tutte le voci di spesa che non sono obblighi normativi o spese necessarie come ad esempio parte delle spese alimentari (se decido di bere uno champagne questa spesa seppur relativa a cibo e bevande non è necessaria), parrucchiera, estetista, intrattenimento, mangiare fuori, abbigliamento.
Se vuoi essere veloce e sicura di non sbagliare assegna una P a tutto ciò che non hai segnato precedentemente con F o SF.
Adesso non ti resta che procedere con la somma delle voci per ogni etichetta, ma una volta fatte le somme mettile un attimo da parte e riporta la tua attenzione al punto 4 in cui hai calcolato il valore del tuo risparmio mensile.
Se quel numero era negativo o comunque non ti soddisfava adesso puoi capire perché. Sarebbe facile dire che dipende dal fatto che guadagni troppo poco ma il più delle volte invece la tua insoddisfazione dipende dalla combinazione di due cose: guadagni troppo poco e spendi troppo.
Se la maggior parte delle tue spese sono etichettate con F o SF effettivamente la tua capacità di migliorare il tuo risparmio è limitato perché le spese Fisse non puoi modificarle e le spese Semi Fisse puoi ridurle ma non più di tanto, quindi l’unica soluzione sarà quella di trovare nuove fonti di reddito.
Se però le voci di spesa più rilevanti sono quelle con etichetta P di Personali allora non c’è dubbio sul fatto che puoi migliorare il tuo stato finanziario aumentando il controllo su quanto e come spendi.
Le “etichette” hanno quindi il potere di farti capire e aumentare la tua consapevolezza su qual è il tuo vero problema e questo è un passo decisivo per capire di cosa ha bisogno il tuo piano di azione per farti migliorare la tua situazione finanziaria.
6) Riduci le spese, massimizza le entrate, ricalcola la tua capacità di risparmio
Fino ad ora la fatica più grande è stata annotare tutte le tue spese con l’attenzione di non perdertene neanche una. Adesso arriva l’impegno più importante, quello di modificare le tue abitudini. E’ un passaggio fondamentale e impegnativo, per niente scontato ma necessario se veramente vuoi uscire dallo stato d’ansia e di perenne instabilità finanziaria.
Ricordati che stai facendo tutto questo per te stessa e per trovare un modo efficace per raggiungere i tuoi obiettivi e realizzare i tuoi sogni, grandi o piccoli che siano quindi ne vale sicuramente la pena.
Con questo metodo c’è chi ha chiuso il mutuo sulla casa in anticipo, chi è riuscita ad eliminare la carta di credito, chi è riuscita a crearsi un fondo che le ha permesso di affrontare le spese derivanti da un divorzio.
Se il tuo problema è che spendi troppo
Se spendi troppo il tuo problema è relativamente facile da risolvere. Inizia prendendo in mano l’elenco delle spese P e le spese SF e guardale come se non fossero spese tue e inizia a compiere qualche azione importante come per esempio: disattiva il tuo account su Amazon, annulla gli abbonamenti che non utilizzi da più di due mesi, portati il pranzo a lavoro da casa magari un giorno sì e uno no, per cominciare. Un’altra strategia che funziona è fare la spesa massimo due volte alla settimana stilando in anticipo una lista delle cose da comprare.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, ad inizio stagione controlla il tuo guardaroba e scriviti esattamente quali capi ti mancano o devi sostituire, e continua a scorrere le diverse voci prendendo la decisione di eliminare le spese che per te non sono importanti.
Se il tuo obiettivo e creare un fondo per sostituire la tua macchina fra tre anni, chiediti: “E’ più importante la manicure o la macchina?”
Dopo aver defalcato tutte le spese che ritieni non opportune puoi ricalcolare la tua quota di risparmio mensile! Adesso ti soddisfa maggiormente? Se sei soddisfatta puoi passare al prossimo punto altrimenti rivedi ancora la tua lista e togli ancora qualche spesa, magari vedi di rinegoziare il contratto telefonico, della luce o altro.
Anche le spese Fisse possono essere ritoccate se necessario: ad esempio se hai un mutuo sulla casa puoi rinegoziarlo diminuendo la rata mensile; se paghi l’affitto guardati attorno per vedere se trovi qualcosa di più economico. Un’altra idea è individuare i prestiti sui quali paghi una cifra importante di interessi e accumulare come priorità un fondo per estinguerli anticipatamente; fai una verifica di tutte le tue polizze assicurative. Queste sono solo alcune idee di azioni che puoi mettere in atto.
Come hai visto i margini di riduzione delle spese sono spesso molto ampi, cosa diversa invece se dall’analisi delle vostre liste emerge che il vostro problema dipende dal fatto che percepite un reddito insufficiente.
Se il tuo problema è che guadagni troppo poco
E qui ti racconto la mia storia personale: fino a qualche anno fa lavoravo felicemente in banca, avevo un ruolo di responsabilità che mi dava soddisfazione professionale, avevo un orario di lavoro definito e ferie e malattie pagate.
Mi rendevo conto però che, anche se la mia carriera avesse avuto una crescita professionale importante, più di tanto il mio reddito non sarebbe mai potuto aumentare. Tra i miei sogni avevo quello di riuscire a far studiare all’estero i miei figli, comprare un camper per viaggiare con la mia famiglia e mettere da parte un gruzzolo per potermi permettere di rallentare con il lavoro una volta avvicinatami ai 60 anni.
Era chiaro che i miei sogni erano impossibili da realizzare rimanendo in banca e ho dovuto prendere la coraggiosa decisione di trasformare le mie competenze in un’attività professionale autonoma. Sono stata fortunata perché nel mio campo, la richiesta di professionisti è molto alta in questi anni, ma sono comunque stata anche coraggiosa. Ho lasciato il posto fisso e mi sono rimboccata le maniche per costruire il mio studio di consulenza finanziaria. Non tutte siamo nelle condizioni favorevoli in cui mi trovavo io, un marito libero professionista ma con un business già consolidato, una famiglia alle spalle che mi ha sostenuto, i nonni che mi hanno aiutato nella gestione dei bambini, ma voglio lasciarti il messaggio che nulla è impossibile!
Ovviamente non è il caso che vi licenziate tutte, ci sono modi meno estremi per migliorare le entrate.
Se sei dipendente la prima soluzione è chiedere al tuo datore di lavoro la disponibilità a darti un aumento. Naturalmente prima di farlo informati se la tua posizione può meritare uno stipendio più alto e scriviti tutte le volte che il tuo supporto è stato importante per migliorare le cose all’interno dell’azienda in cui lavori o tutte le volte che hai portato contributi di valore. Con le nuove normative sull’welfare aziendale magari ci può essere la possibilità di farti almeno coprire alcune spese fisse. So che può metterti a disagio iniziare una conversazione di questo tipo con il tuo datore di lavoro, ma ricordati che chiedere con gentilezza è lecito e rispondere è cortesia!
Un’altra soluzione è uscire dalla propria area di comfort e attraverso l’aiuto di un consulente del lavoro o di agenzie per l’impiego verificare se ci sono offerte di lavoro che potrebbero migliorare la tua condizione reddittuale. Puoi verificare se ci sono corsi professionali organizzati da strutture pubbliche e private che potrebbero fornirti delle qualifiche spendibili per una posizione lavorativa più soddisfacente.
Se hai un lavoro part time magari perché qualche anno fai hai deciso di limitare il tuo orario di lavoro per seguire i tuoi figli, sei sicura di avere ancora questa esigenza o forse è venuta l’ora di tornare a lavorare a tempo pieno oppure più semplicemente, puoi integrare il tuo part time con qualche ora di disponibilità in più?
Sai usare le mani per creare oggetti particolari? Puoi realizzarli e venderli nei mercatini dei paesi attorno a te o tra le tue amiche. Ti piacciono glia animali domestici? Perché non ti proponi come dog sitter? Ci sono molti single che hanno bisogno di qualcuno che accompagni il proprio cane a fare una passeggiata di mezza giornata. Insomma, puoi mettere a frutto anche le tue abilità e le tue passioni.
Se sei una lavoratrice autonoma il consiglio è quello di prendere in mano il “budget” della tua attività professionale e ripercorrere gli stessi passaggi che stiamo facendo qui per le nostre finanze personali. Rivedi quindi i tuoi prezzi, la tua strategia di acquisizione di nuovi clienti e parti sempre da una bella revisione delle spese superflue.
Qualsiasi sia il tuo caso specifico, una volta che hai valutato e analizzato tutte queste possibili strategie, c’è da ricalcolare la tua capacità di risparmio mensile per capire come questi miglioramenti possono incidere sulla tua tranquillità finanziaria.
Potrebbe volerci del tempo per raggiungere questi risultati, che sono meno immediati della riduzione delle spese, ma intanto mettili nero su bianco e inizia a pianificare i passi che devi fare per raggiungerli: chiedere un colloquio, riorganizzare le attività sportive dei tuoi figli oppure iscriverti ad un corso di formazione?
7) Separa i tuoi conti
Il sistema di Tiffany Aliche sostiene che bisognerebbe avere due conti correnti, uno in cui facciamo arrivare tutti i nostri introiti e dove abbiamo un bancomat a disposizione e un altro senza carte di pagamento dove canalizzare tutte le spese fisse e semi fisse. In questo modo a inizio mese o il giorno in cui percepisci paga dovresti girare su questo secondo conto tutto quello che sei sicura dovrai pagare per forza (bollette, assicurazioni, affitti, finanziamenti, bollettini postali etc.)
In questo modo sei sicura di non saltare neanche una bolletta o una scadenza perché la prima cosa che fai sarebbe mettere al sicuro in un conto blindato tutto il necessario per affrontare queste spese. Con il primo conto invece, avresti a disposizione un bancomat per tutte le spese semi fisse variabili e per le tue spese personali.
Su questo approccio, avrei qualcosa da ridire, nel senso che mi sembra davvero esagerato e dispendioso avere due conti correnti. Quindi se non ti è mai capitato di non pagare una bolletta o l’affitto perché ti eri già spesa tutto, non ne vedo la necessità.
Dove vedo invece la necessità di creare fondi separati? Sicuramente questo è necessario quando parliamo dei “cassetti” dove metterai i tuoi risparmi.
I “cassetti” essenziali
che assolutamente devi avere sono:
- il fondo di sicurezza (dove bisognerebbe accantonare 5 mensilità di spese fisse e semi fisse per far
- fronte a periodi di sospensione dal lavoro o addirittura perdita temporanea)
- il fondo dei risparmi che utilizzerai per raggiungere i tuoi obiettivi di vita
- il fondo pensionistico
Il tuo consulente finanziario saprà consigliarti sugli strumenti che puoi utilizzare sia, per accumulare all’interno di questi “cassetti” sia per tenerli separati l’uno dall’altro.
8) Automatizza
Questo è veramente semplice grazie agli strumenti informatici che abbiamo a disposizione al giorno d’oggi.
Ma prima di parlartene ti racconto qual è il vero segreto per essere sicura di riuscire a risparmiare: a inizio di ogni mese, oppure il giorno in cui prendi lo stipendio, fai in modo che la quantità di denaro che hai deciso di poter risparmiare esca il più velocemente possibile dal tuo conto corrente e che lo faccia automaticamente, senza che tu debba ricordarti di farlo o che tu abbia la possibilità di autorizzare (e quindi non autorizzare) questo accantonamento.
In questo modo, anche se durante il mese “cadrai in tentazione” con qualche spesa superflua o non programmata, dovrai rinunciarvi perché i tuoi risparmi saranno già belli al sicuro fuori dal tuo conto e protetti dal tuo bancomat roditore.
Lo strumento finanziario che è più efficace per risparmiare somme mensili, grandi o piccole, è il Piano di Accumulo, chiamato anche PAC. Se vuoi approfondire come funziona e a cosa serve il PAC ti consiglio di ascoltare la puntata 1 del podcast di NataLibera in cui parlo appunto di Accumulazione e Autonomia.
Spero di averti dato dei consigli utili e preziosi da poter applicare fin da subito alla tua quotidianità. Ricordati che prima inizierai e prima raggiungerai i risultati sperati! Io tornerò il prossimo mese con un nuovo articolo di approfondimento in cui darò consigli per gestire conti correnti, risparmi e patrimonio in caso di convivenza.
A presto.
Elisa